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sabato 28 febbraio 2015

UN PAESE BELLO, MA INQUINATO

Il 20 novembre 2014 scorso si è tenuta in Regione la riunione in merito al Progetto preliminare del PUC di Arenzano in sede di  Valutazione Ambientale Strategica . Il Piano prevede  due aree di trasformazione: L'area Stoppani e l'area dell'ex Cava Lupara.  In quest'ultima fino a cinque mesi fa, si stavano eseguendo i lavori per il depuratore delle acque reflue che si sarebbe dovuto ultimare a fine 2014;  da qualche mese invece i lavori sono fermi a causa della chiusura di Scarpino, e il materiale di scavo é stoccato in loco, nonostante la chiusura della discarica genovese fosse anticipatamente prevista per via dei ripetuti fermi e della mancanza di adeguamento normativo.

Sempre a Cava Lupara, nella parte più occidentale, dove c'è un impianto di motocross, il PUC prevede invece la realizzazione di una discarica di inerti provenienti dai lavori delle infrastrutture genovesi, da ricoprire in seguito con manto vegetale e in cui si intende sviluppare un'area per le discipline sportive all'aria aperta (così come per  il campo da calcio costruito sopra le terre esauste della Stoppani, anche in questo caso si predilige  la teoria  arenzanese che lo sport non è salute!).

Nell'altro versante, quello di Ponente, le cose non sembrano andare meglio:  riguardo alla gestione dei rifiuti urbani,  in tale Progetto è citata  la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica (biodigestore). A tal riguardo la responsabile della Regione  ha  invitato Sindaco e tecnici a prendere in considerazione il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Quest'ultimo è attualmente in fase di approvazione in Regione nonostante la contrarietà del Movimento 5 Stelle e di tutti i comitati e le associazioni ambientaliste che, per via di una linea di indirizzo eccessivamente improntata all'impiantistica e all'incenerimento e poco mirata alla prevenzione, (come invece detta l'Europa), non ne condividono i contenuti.
Purtroppo, anche se nel piano industriale di  Amiu, non sono previsti impianti ad Arenzano, il piano di gestione rifiuti regionale, lascia aperte diverse possibilità  alla costruzione di un biodigestore nei paesi limitrofi al centro urbano genovese, tra cui Arenzano. Questo anche a causa dell'elevata densità di produzione pro-capite di rifiuti nel nostro Comune, che rientra così a pieno titolo nei criteri di individuazione delle aree destinate alla costruzione di nuovi impianti  (nel grafico sono  indicate con il colore viola)



Ciò premesso, l'amministrazione comunale di Arenzano, nella riunione e nel progetto preliminare, ha  precisato che non esclude di indicare nel PUC la localizzazione per  tale impianto presso Pian Masino.





























Ora, va bene che Arenzano sta sopravvivendo da anni all'inquinamento della Stoppani,  al cui confronto ogni altro mpianto può sembrare "ecologico", ma ci sconcerta la superficialità con la quale la nostra amministrazione  conceda in cambio di denaro il nostro territorio ad altri strumenti di inquinamento.

Ai confini di levante ci ritroveremo una discarica di inerti  utilizzata per abbancamento di un milione e mezzo di metri  cubi  di rocce e  terre da scavo conferite dal COCIV, provenienti dagli scavi del terzo valico e contenenti asbesto (amianto). A tal riguardo si evince che nel  rapporto ambientale mancano gli elementi utili a garantire la fattibilità della previsione di abbancamento di materiali e che manca  il procedimento cui si intende autorizzare l'intervento, essendo una discarica di inerti fondamentalmente diversa dal riporto di terre e rocce da scavo non classificabili come rifiuto.

Allo stesso tempo, nell'altro versante, quello di ponente, vicino all'area Stoppani già altamente inquinata, è prevista la realizzazione di  un impianto digestore  che  a nostro avviso e secondo la documentazione riguardante gli impianti già esistenti in Italia, risulta essere impattante sull'ambiente e talvolta pericoloso. Naturalmente,  a fronte di congrui incentvi, le lobby del biogas e la Regione  promuovono questa tipologia di impianto come soluzione ecologica al problema dei rifiuti organici.
Per chiudere il quadro non possiamo dimenticarci che in località Pian Masino è già presente, in capo alla società Eco Eridania, un impianto per il trattamento di  rifiuti speciali, anche pericolosi che vengono trattati, stoccati e smaltiti in loco.

Diciamo che la Valutazione Ambientale del Progetto Preliminare del PUC, come atri documenti, ci ha confermato la linea di un'amministrazione comunale che per fini di lucro è disposta a  inquinare ulteriormente un paese già abbastanza martoriato e ad affermare che nulla  inquina, essendo tutto a norma. (così è stato anche  affermato e garantito in Consiglio  per il riempimento della discarica di Molinetto; ma questo è un altro capitolo che apriremo in seguito)

mercoledì 25 febbraio 2015

I MOTIVI PER I QUALI NON DOVETE VOTARE MOVIMENTO 5 STELLE

Non dovete votare il Movimento 5 Stelle se prima non avete compreso e condiviso l'idea di una politica fatta dai cittadini come voi, ossia persone normali prestate temporaneamente alle istituzioni; l'idea di una politica che non deve arricchire, né diventare una carriera per sé e per i propri amici e parenti da sistemare, 
di una politica dove non esistono le parole corruzione, ricatto, mafie, appalti truccati, favoritismi, o le locuzioni come  "devo votare come dice il partito", "vorrei votare una proposta di buon senso, ma non posso", "io domani non sarò in aula per la votazione, pigia tu il bottone al posto mio", "sono sotto ricatto", "se vuoi far politica devi sporcarti le mani", "dalla legge di stabilità dobbiamo fare uscire la marchetta per tal lobbista, che sta seduto là fuori", ecc ecc.
Non dovete votare M5S se in cambio del vostro voto volete o vi aspettate qualche favore, e neppure se volete continuare a nascondere la testa sotto terra, delegando tutti i vostri sogni al leader del momento (neppure a Beppe Grillo). Come ha detto lui stesso nel 2010 " Se aspettate un leader che vi risolva le cose, sappiate che non esiste. Dovete essere voi a mettere del vostro, ognuno nel proprio campo, altrimenti questo paese non cambierà più".
Quando avrete compreso tutto questo, quando capirete che entrare a far parte del Movimento é una missione civile e non un'opportunità per avviare una carriera politica, allora vi capirete la sostanziale differenza tra esso e gli altri e vi verrà naturale farne parte e sostenerlo.

Amici di Beppe Grillo - Arenzano


Il SENATO FERMI I DISTACCHI IDRICI! Anche noi cittadini mandiamo una mail ai Senatori


distacco acqua

La versione del "Collegato Ambientale" approvata dalla Camera a metà novembre, attualmente in discussione in Commissione Ambiente del Senato, non contiene più l'articolo che impediva i distacchi del servizio idrico e garantiva il diritto all'acqua tramite il minimo vitale.

Tale soppressione risulta essere un fatto decisamente grave e, se confermata anche al Senato, avrà conseguenze pesanti per quelle migliaia di famiglie colpite giornalmente dai distacchi idrici da parte di gestori che sempre più spesso utilizzano questo strumento in modo diffuso e indiscriminato.

La discussione in Commissione Ambiente del Senato, dopo una lunga pausa, sta riprendendo e domani ci sarà una nuova seduta.


Per queste ragioni diviene necessario e opportuno fare pressione sin da subito sui senatori della Commissione Ambiente affinchè si adoperino in direzione del ripristino dell'articolo suddetto.
 
Di seguito il testo della mail da inviare ai senatori e in calce gli indirizzi mail.
 

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Oggetto: DDL Collegato Ambientale, sì al ripristino dell'articolo contro i distacchi indiscriminati dell'acqua


Gentile Senatrice, gentile Senatore,
come saprà il 28 luglio 2010 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha sancito che il diritto all'acqua è un diritto umano universale e fondamentale (Risoluzione - GA/10967). Tale risoluzione è stata approvata all'unanimità, anche con il voto favorevole dell'Italia, e afferma che l'accesso all'acqua potabile e per uso igienico concerne la dignità della persona, è essenziale al pieno godimento della vita, è fondamentale per tutti gli altri diritti umani.

Quindi, chi stacca l'acqua cancella un diritto!

Pertanto chiedo con forza che Lei si adoperi affinchè nel disegno di legge "Collegato Ambientale" venga ripristinato l'articolo che impediva il distacco completo e indiscriminato del servizio idrico e garantiva il diritto all'acqua tramite il minimo vitale, basandosi sui principi contenuti nell'art. 9 della proposta di legge C. 2212 “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”.

Cordiali saluti.

Firma

lunedì 23 febbraio 2015

DAVVERO LE TERRE DA SCAVO DEL TERZO VALICO NON SARANNO PORTATE A CAVA LUPARA?

http://www.cronacheponentine.com/wordpress/stoppani-sara-la-regione-liguria-a-occuparsi-del-periodo-di-transizione/

Nell'articolo si legge che " non ci sarà alcun utilizzo di Cava Lupara ad Arenzano come sito di smaltimento delle terre e rocce provenienti dagli scavi delle opere infrastrutturali.  Lo fanno sapere il consigliere regionale Matteo Rosso, che questa mattina ha discusso in Consiglio regionale la sua interrogazione, e il consigliere comunale di Arenzano Giacomo Robello.

Spiegano i due esponenti di centro destra: “oggi possiamo rassicurare i residenti che al momento non corrono rischi perché i materiali che avrebbero potuto arrivare provenienti dagli scavi per la realizzazione di opere infrastrutturali come Gronda e Terzo Valico avrebbero contenuto tra i possibili agenti inquinanti anche dell’amianto, che tutti sappiamo essere altamente cancerogeno. [...] Oggi una buona notizia, ma non è del tutto scampato il pericolo visto che l’Assessore Paita ha tenuto a rimarcare che effettivamente i siti dove conferire questi materiali sono veramente pochi in Liguria”.

 

In realtà noi ci chiediamo come la Regione Liguria possa  affermare che tale sito non verrà utilizzato dal momento n cui non ci sono state altre delibere di giunta regionale successive a quella di dicembre 2014, nella quale  risultava che Cava Lupara e  altri siti  erano già stati approvati anche dal ministero dell'ambiente.

Insomma tanta confusione, poca informazione  e contraddizioni che  regnano sovrane ....

Inoltre dal PDU si può leggere che per il materiale da scavo di solo alcune delle  grandi opere infrastrutturali liguri i ci sono già  circa 30 siti tra genova e savona, senza contare poi le previsioni della gronda e  del raddoppio ferroviario finale-andora.

 

 

DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE del 16/12/2014

PRESA D'ATTO DELL'INTERVENUTO AGGIORNAMENTO DEL PdU DEL TERZO VALICO FERROVIARIO ED APPROVAZIONE ULTERIORI LOCALIZZAZIONI NECESSARIE PER IL COMPLETO CONFERIMENTO DEI MATERIALI DI SCAVO AL FINE DELL'AVANZAMENTO DEGLI APPROFONDIMENTI PROGETTUALI.

DELIBERAZIONE19/12/2014Data di pubblicazione su web 29/12/2014

 

Progetti, Infrastrutture, Viabilita', Porti e Logistica - Settore

 

Responsabile del Procedimento: Floriddia GianfrancoPaita Raffaella

 

Altri proponenti:

Guccinelli RenzoInfrastutture e porti

Testo della Deliberazione

 

VISTO il D.M. 10/08//2012 n. 161 “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”  con il quale, tra l’altro, è stato definito il Piano di Utilizzo delle Terre, per la definitiva individuazione dei siti per il deposito del materiale proveniente dagli scavi delle opere soggette a Valutazione di Impatto Ambientale di livello nazionale che rientra nelle competenze del Ministero dell’Ambiente;

 

PREMESSO che:

in data 21.12.2011 è stata sottoscritta la Convenzione Quadro tra il Commissario Straordinario, la Regione Liguria, la Provincia di Genova, il Comune di Genova, il Comune di Campomorone, l’Autorità Portuale di Genova, l’Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana, RFI e COCIV con la quale sono stati individuati i siti per il deposito del materiale proveniente dagli scavi delle gallerie del “Terzo Valico”, sulla scorta delle indicazioni della Delibera CIPE n. 80/2006 con la quale è stato  approvato il Progetto definitivo del “Terzo Valico dei Giovi” – Linea AV/AC Milano-Genova (di seguito, per brevità, “Terzo Valico”);

il Consorzio COCIV, in conformità alle previsioni del mutato quadro normativo di riferimento, ha predisposto il Piano di Utilizzo delle Terre (PdU) e lo ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente per gli adempimenti di competenza, nel marzo 2013, che lo ha approvato con la Determina Direttoriale prot. DVA-2013-24380 del 24/10/2013;

il Consorzio COCIV ha successivamente predisposto l’aggiornamento del Piano di Utilizzo per le parti variate del progetto, ai sensi dell’art. 8 del D.M. 161/2012 e lo ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente per gli adempimenti di competenza nell’ottobre 2014;

 

CONSIDERATO che:

i progetti relativi ai siti portuali (“Fincantieri”, “Libia-Canepa” e “Vesima”) inseriti nel suddetto PdU hanno registrato una traslazione temporale tale da non renderli disponibili per il conferimento dei materiali derivanti dalla realizzazione delle opere del 1° e 2° lotto del “Terzo Valico”;

per  i siti portuali la delibera CIPE 80/2006 prescrive che “Qualora sia oggettivamente impossibile impiegare parte del materiale di scavo nell’ambito degli interventi portuali, le parti dovranno attivarsi per trovare soluzioni alternative di utilizzo”;

a seguito delle temporanea indisponibilità dei siti portuali (“Fincantieri”, “Libia-Canepa” e “Vesima”) sono stati individuati altri siti sostitutivi per i materiali derivanti dalle opere del 1° e 2° lotto;

 

PRESO ATTO che con la Determina Direttoriale prot. DVA-2014-0038413 del 20/11/2014 il Direttore Generale della Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali ha emesso il provvedimento di approvazione dell’aggiornamento del Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo per il “Terzo Valico dei Giovi” Lotti 1 e 2;

ATTESO che nel sopracitato aggiornamento del Piano di Utilizzo delle terre sono stati individuati per i lotti 1 e 2 i seguenti siti:



RILEVATO che la situazione autorizzativa dei siti inseriti nell’aggiornamento del PdU, relativamente ai lotti 1 e 2, riportati nella soprastante tabella e in quanto tali considerati compatibili dal Ministero dell’Ambiente, salvo ottenimento delle singole necessarie autorizzazioni, risulta essere la seguente:

- “Ex Colisa” (Comune di Genova): progetto in corso di autorizzazione;

- “Riqualifica "Colletto"  (Comune di  Stella): sito autorizzato;

 

- Cava "Castellaro" - Cravasco (Comune di  Campomorone): sito autorizzato;

 

- Porto di Vado Ligure (Comune di  Vado Ligure): sito autorizzato;

 

- Cave Marchisio - "San Carlo" (Comune di  Cairo Montenotte): sito autorizzato;

 

- Cave Marchisio - "Ventuin II" (Comune di  Ne): sito autorizzato;

- Cava “Pian di Carlo” (Comune di  Genova): sito autorizzato;

- Progetto “Greenzone” (Comune di  Mele): progetto presentato in Conferenza dei Servizi, collegato e subordinato all’adeguamento dell’esistente raccordo con l’autostrada A26;

- “Ex Cava Derrick” (Comune di  Genova): progetto in corso di presentazione;

- “Cava Vecchie Fornaci” (Comune di  Genova): progetto approvato in sede di VIA regionale;

- “Cava Lupara” (Comune di  Arenzano e Comune di Genova): progetto disponibile ma non presentato, comprensivo del raccordo dedicato con l’autostrada A10;

 

CONSIDERATO che alcuni dei siti sopra indicati, inseriti nel PdU aggiornato, dispongono di ulteriori capacità volumetriche, dimensionalmente significative, ma non sufficienti per il completo smaltimento delle terre e rocce da scavo provenienti dalle gallerie del Terzo Valico, vengono prospettate ulteriori localizzazioni integrative funzionali a tale scopo;

 

CONSIDERATO che, in particolare, per i successivi  lotti 3-4-5, non oggetto dell’aggiornamento del PdU approvato, viene prospettato lo scenario sintetizzato nella tabella che segue, che eccede la volumetria di deposito effettivamente necessaria e riguarda in prevalenza siti già presenti nella convenzione originaria o comunque  già individuati nel PdU;


RILEVATO che in pendenza dell’approvazione dell’insieme dei progetti dei siti sopra indicati è stata valutata l’eventualità di dovere ricorrere ad ulteriori siti di riserva, di seguito indicati:

ULTERIORI SITI DI RISERVA





RILEVATO che la situazione autorizzativa dei siti riportati nelle due tabelle soprastanti risulta essere la seguente:

- Ribaltamento a mare “Fincantieri”(Comune di Genova): sito previsto dalla convenzione originaria con progetto definitivo disponibile, comprensivo dell’adeguamento idraulico del Rio Molinassi, di prossima presentazione in Conferenza dei Servizi;

- Ampliamento terrapieno “Rio Cortino” (Comune di Sori e Pieve Ligure): proposta di project financing presentata formalmente, in corso di valutazione per verificarne la funzionalità ai fini della messa in sicurezza del terrapieno esistente e comunque subordinatamente alla riduzione dimensionale del progetto (da 1.800.000 a 600.000 mc circa), alla reinalveazione in superficie del corso d’acqua ed alla fattibilità effettiva della realizzazione di un accesso diretto dall’autostrada;

- Progetto “Alba Sole – Greenpark” (Comune di Albissola Superiore): presentato in Conferenza dei Servizi ed in corso di istruttoria per l’autorizzazione VIA regionale;

- Cava “Sfinge”(Comune di Deiva Marina): sito in parte autorizzato con autorizzazione da adeguare e rinnovare;

- Moli Libia Canepa (Comune di Genova): sito previsto dalla convenzione originaria, conforme al Piano Regolatore Portuale, con progetto da definire;

- Porto di Voltri (Comune di Genova): sito previsto dalla convenzione originaria, conforme al Piano Regolatore Portuale, con progetto da definire;

RITENUTO di:

prendere atto della intervenuta approvazione dell’aggiornamento del PdU  per il 1° e 2° lotto, condividendo l’individuazione dei siti ivi indicati, ferma restando la necessità di pervenire alla formale approvazione dei singoli progetti per le localizzazioni non ancora autorizzate;

approvare le ulteriori localizzazioni individuate per i lotti successivi 3, 4 e 5 ma non contemplate dall’aggiornamento del PdU, comprese quelle di riserva, ferma restando la necessità di pervenire alla formale approvazione dei singoli progetti per le localizzazioni non ancora autorizzate e la necessità dell’inserimento in un nuovo aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre;

dover considerare compatibili anche eventuali ulteriori siti di deposito delle terre e rocce da scavo a vario titolo approvati, anche se non indicati nelle tabelle di cui sopra, a condizione della necessità dell’inserimento in un nuovo aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre;

di delegare il Direttore del Competente Dipartimento a sottoscrivere, qualora RFI lo ritenesse necessario, uno specifico addendum alla Convenzione Quadro sottoscritta il 21 dicembre 2011, relativamente alle localizzazioni indicate nelle premesse, ferma restando la necessità di pervenire alla formale approvazione dei singoli progetti per le localizzazioni non ancora autorizzate e la necessità dell’inserimento in un nuovo aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre;

 

 

Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture, attività di protezione civile, difesa del suolo, ciclo delle acque e dei rifiuti, ecosistema costiero, rapporti con gli enti locali e l’Assessore allo Sviluppo economico, industria, commercio, commercio equo e solidale, artigianato, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione tecnologica, energia, procedimenti autorizzativi e controlli in materia ambientale, altra economia e stili di vita consapevoli.

 

DELIBERA

 

Per tutto quanto sopra specificato ed al quale si fa ogni più ampio riferimento:

 

di prendere atto dell’intervenuto aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre del Terzo Valico ferroviario,  1° e 2° lotto.

 

approvare le ulteriori localizzazioni individuate per i lotti successivi 3, 4 e 5 ma non contemplate dall’aggiornamento del PdU, comprese quelle di riserva, ferma restando la necessità di pervenire alla formale approvazione dei singoli progetti per le localizzazioni non ancora autorizzate e la necessità dell’inserimento in un nuovo aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre.

 

di delegare il Direttore del Competente Dipartimento a sottoscrivere, qualora RFI lo ritenesse necessario, uno specifico addendum alla Convenzione Quadro sottoscritta il 21 dicembre 2011, relativamente alle localizzazioni indicate nelle premesse, ferma restando la necessità di pervenire alla formale approvazione dei singoli progetti per le localizzazioni non ancora autorizzate e la necessità dell’inserimento in un nuovo aggiornamento del Piano di Utilizzo delle Terre.

 

 

di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria e sul sito WEB regionale;

 

avverso il presente provvedimento, è possibile proporre ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla comunicazione dello stesso.

 


mercoledì 18 febbraio 2015

STOPPANI- VISITA DELLA COMMISSIONE BICAMERALE DI INCHIESTA

Oggi, dopo anni, una Commissione  parlamentare che svolge inchieste sui traffici illeciti da rifiuti e le ecomafie, ha effettuato una visita ispettiva al sito Stoppani. 

Così Alberto Zolezzi  e Stefano Vignaroli, membri della Commissione Speciale, descrivono la situazione:

"Una zona devastata con il cromo esavalente aria (irrespirabile), acqua e suolo. Danni stimati in 1Miliardo600milioni di euro, 27 milioni di chili di rifiuti. Tutto a carico dello Stato e delle generazioni future. I proprietari (Stoppani)  hanno trasferito il business in Sudamerica...
Dieci giorni fa hanno trovato un buco pieno di Amianto, che nessuno si aspettava.
Questa è la situazione oggi, a pochi passi dal mare, a pochi passi dalle case. Per quasi 100 anni la Stoppani ha riversato migliaia di tonnellate di inquinanti pesantissimi nell'ambiente circostante.
Da Varazze ad Arenzano, il cromo esavalente è arrivato ovunque, passando per il terreno, le falde e il mare. 
Nel 2006, dopo tre anni dalla cessata attività, il governo ha nominato un commissario straordinario per gestire l'emergenza e avviare la lunga bonifica del territorio.

Nonostante alcuni problemi, come le indagini per turbativa d'asta a danni del vice commissario Cecilia Brescianini in merito all'appalto per la bonifica dell'area del magazzino, gli attuali lavori di trattamento delle acque di falda stanno impedendo al cromo esavalente di causare disastri inimmaginabili.

In data 31 dicembre 2014 è scaduto il commissariamento dell'area ed è subentrato il Prefetto di Genova nella gestione ordinaria del sito. Il problema è che anche la gestione del prefetto è scaduta sabato. La Regione è subentrata oggi a fare da "reggenza" alla gestione. Nel frattempo è stato approvato un emendamento al milleproroghe che proroga il commissariamento straordinario (che è scaduto il 31 dicembre) e quindi, fino alla conversione del decreto, sarà la Regione a sostituirsi al nuovo commissariamento.

Il problema però va risolto in un modo molto semplice: l'area ex-Stoppani deve essere assolutamente inserito nei SIN (Siti d'Interesse Nazionale), in modo da avere certezza di denaro e determinati e precisi piani di bonifica. Solo così si può risolvere uno dei più grandi disastri ambientali presenti in Liguria, una bomba di cromo, una delle sostanze più tossiche per l'uomo, che negli anni si era anche inserita nella catena alimentare locale.

  Bonificare l'area Stoppani significa mettere in sicurezza un'intera zona che ricomprende decine di migliaia di cittadini.


giovedì 12 febbraio 2015

SEI DI ARENZANO SE....

SE ATTENDI DA ANNI (tanti):
una nuova piscina, un palazzetto dello sport, il PUC, una spiaggia attrezzata per i disabili (prima di pensare a quella per Fido), un'area di sosta attrezzata per i camper (e, sottolineo, "attrezzata") degna di tale nome, una sede della Polizia Locale che sia facilmente raggiungibile anche da anziani, infermi e disabili, le nuove scuole medie, la casa dell'acqua, un porto turistico (ma veramente turistico!), un servizio di raccolta rifiuti funzionale e che, soprattutto, non ripulisca le tasche dei cittadini costretti a pagare per le "sviste" di chi amministra e gestisce il servizio con disinvoltura, uno skate park, una Villa Figoli fruibile, un'area spettacoli decorosa (con tutti i posti belli che abbiamo é stata fatta in un'area a rischio idrogeologico) ecc. ecc. ecc. 



Tutte cose per le quali ad oggi, di fatto, si sono spese soltanto tante belle parole ed un bel po' di soldi dei cittadini per consulenze, studi di fattibilità, progetti preliminari... ma di concreto... nulla!

mercoledì 11 febbraio 2015

STOPPANI - IL 18 febbraio SI ACCENDONO I RIFLETTORI SULL'AREA STOPPANI

Mercoledì 18 febbraio la Commissione parlamentare di inchiesta sui traffici illeciti derivanti dal ciclo dei rifiuti farà la seconda tappa in Liguria. Dopo la visita alla discarica di Scarpino di alcune settimane fa, effettuerà un sopralluogo all'area dell'ex fabbrica Stoppani.
Mentre il Comune é ancora in attesa del riconoscimento di SIN, si prospettano scenari piuttosto inquietanti per quest'area, ancora altamente inquinata da sostanze nocive quali soprattutto il cromo esavalente.
In Consiglio Comunale ad Arenzano si é parlato di costi esorbitanti per una bonifica che, a detta del Sindaco e di altri consiglieri, non  sarà mai possibile effettuare in modo definitivo.    
Se ci aggiungiamo il fatto che senza la conferma di rientrare nell'elenco dei Siti di Interesse Nazionali, non si avrebbe piu diritto ai fondi statali e ricadrebbe tutto sugli enti comunali e regionali, le conseguenze sarebbero davvero disastrose.
In questo caso non si potrebbe neppure sostenere economicamente il trattamento delle acque di falda, senza il quale si andrebbe incontro ad uno sversamento in mare di quintali di Cromo Esavalente.
Il Commissariamento speciale dell'area non ha prodotto buoni risultati in quanto nonostante sia trascorso parecchio tempo, la situazione risulta ancora gravemente irrisolta dal punto di vista ambientale e poco trasparente dal punto di vista burocratico amministrativo, tantoché  la Magistratura ha aperto più di un fascicolo.
 Noi cittadini pretendiamo di essere informati su come sono stati spesi milioni di euro e quali risultati sono stati ottenuti negli anni. Inoltre riteniamo nostro diritto essere messi a conoscenza riguardo i progetti futuri e  soprattutto sui pesanti rischi sulla salute.

lunedì 2 febbraio 2015

BATTELLI (M5S): CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER BERNESCHI, IL SISTEMA BURLANDO-SCAJOLA CROLLA

La Procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Berneschi, l'uomo accusato di aver portato Banca Carige al crack, sull'orlo del fallimento.

Questo signore avrebbe messo su un'associazione a delinquere che, a detta dei PM, dal 1997 si basava sulla truffa e sul riciclaggio: zero vigilanza e infiniti favori.

La politica silente, non ha il coraggio di parlare. Sapete perché? Dentro la fondazione Carige (principale azionista) c'è di tutto. C'è il PD, con le nomine del Presidente della Regione, dei Sindaci di Savona e Genova e del Presidente della Provincia di Genova. Ci son uomini di Scajola (il fratello era vicepresidente sotto Berneschi), con le nomine dell'imperiese.

Per più di 15 anni il Berneschi ha fatto ciò che ha voluto, grazie agli occhi chiusi di chi per anni ha amministrato in Liguria. Eppure Berneschi era lì, truffava e riciclava sotto gli occhi di tutti.

Questo signore era anche vicepresidente Abi.

Quando andate in banca e vi negano un prestito, chiedete. Chiedete perché gli Orsero, da anni in Carige, continuano a stare in vita con contributi della banca e con aiuti pubblici. Chiedete dove sono i 21 milioni sequestrati a Berneschi. Chiedete quanti soldi hanno preso le famiglie Rasero, Preziosi, Messina, o quanti in mano alle Coop rosse.

Probabilmente agli sportelli non ne sapranno nulla. Ma il PD ligure sa tutto. Burlando, Bertone, Scajola. Carige è il simbolo di come Pd, PdL e Curia abbiano lottizzato la nostra fantastica Regione e mandato al macero centinaia di imprenditori. Berneschi semplicemente un capro espiatorio di un sistema che non funziona.

Berneschi, faccia i nomi. Faccia i nomi dei politici implicati nello scandalo, sappiamo che ci sono, dia un sussulto di dignità ad uno dei peggiori scandali che l'economia ligure abbia mai visto.