Oggi, dopo anni, una Commissione parlamentare che svolge inchieste sui traffici illeciti da rifiuti e le ecomafie, ha effettuato una visita ispettiva al sito Stoppani.
Così Alberto Zolezzi e Stefano Vignaroli, membri della Commissione Speciale, descrivono la situazione:
Nonostante alcuni problemi, come le indagini per turbativa d'asta a danni del vice commissario Cecilia Brescianini in merito all'appalto per la bonifica dell'area del magazzino, gli attuali lavori di trattamento delle acque di falda stanno impedendo al cromo esavalente di causare disastri inimmaginabili.
In data 31 dicembre 2014 è scaduto il commissariamento dell'area ed è subentrato il Prefetto di Genova nella gestione ordinaria del sito. Il problema è che anche la gestione del prefetto è scaduta sabato. La Regione è subentrata oggi a fare da "reggenza" alla gestione. Nel frattempo è stato approvato un emendamento al milleproroghe che proroga il commissariamento straordinario (che è scaduto il 31 dicembre) e quindi, fino alla conversione del decreto, sarà la Regione a sostituirsi al nuovo commissariamento.
Il problema però va risolto in un modo molto semplice: l'area ex-Stoppani deve essere assolutamente inserito nei SIN (Siti d'Interesse Nazionale), in modo da avere certezza di denaro e determinati e precisi piani di bonifica. Solo così si può risolvere uno dei più grandi disastri ambientali presenti in Liguria, una bomba di cromo, una delle sostanze più tossiche per l'uomo, che negli anni si era anche inserita nella catena alimentare locale.
Bonificare l'area Stoppani significa mettere in sicurezza un'intera zona che ricomprende decine di migliaia di cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento