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martedì 14 aprile 2015

INCONTRO PUBBLICO COMUNE-ARAL E ABITANTI DELLA PINETA

Essenzialmente  l'incontro era mirato a informare i cittadini che é partita un'ordinanza in cui si obbliga i condomini a mettere i bidoni della spazzatura all'interno di isole ecologiche chiuse a chiave o all'interno del perimetro condominiale al fine di poterle controllare meglio. Ogni condominio dovrà quindi provvedere all'adeguamento a proprie spese (progetto, permessi, lavori, materiali, ecc). 

Ovviamente per chi ambisce ad una raccolta differenziata che rispetti gli obiettivi di legge e che non causi perdite economiche al Comune (e di conseguenza ai cittadini), questo risulta essere  un lavoro ed una spesa assolutamente inutile, soprattutto se vista nella prospettiva di dover poi passare ad un porta a porta serio. 
Inoltre  il Comune ha Comunicato ai presenti che intende cominciare ad applicare un regime sanzionatorio applicabile all'intero condominio nel caso in cui l'addetto al controllo (vigile/guardia forestale) rilevasse delle inesattezze nella separazione merceologica dei rifiuti.

Sia il Sindaco che gli amministratori Aral hanno sottolineato piu volte l'importanza di una raccolta di organico non contaminato da altri tipi di rifiuti in quanto se la frazione umida non fosse pura, al momento del conferimento (fuori regione a impianti di compostaggio o ai digestori) verrebbe rifiutata e inviata in discarica. Su questo punto avremmo da obiettare in quanto si sa per certo che la penale viene applicata proprio se viene conferito in discarica l'organico. Infatti l'Europa  ha già sanzionato la maggiorparte delle discariche italiane che conferivano il cosiddetto "tal quale" senza alcun pretrattamento.  Scarpino infatti  é stata chiusa perché fuori norma (per le leggi europee é vietato conferire l'organico non stabilizzato) e a causa del percolato prodotto dal rifiuto umido che, con le ingenti piogge, é fuoriuscito dalle vasche di contenimento.

Attualmente secondo Aral la frazione organica raccolta ha il 40% di impurità. Per questo motivo hanno deciso di iniziare ad effettuare i controlli per poi applicare le sanzioni.

Forse, in previsione di un insediamento nella zona di Pianmasino di un impianto per la digestione anaerobica di rifiuti ( nel quale confluisce la frazione organica) l'intento dell'amministrazione comunale é quello di "educare" la popolazione a differenziare correttamente questa frazione del rifiuto.

Alle domande del perché non si proceda da subito ad una vera raccolta porta a porta con mastelli per ogni abitazione al posto dei bidoni condominiali e con una tariffazione puntuale (ossia PREMIALE E NON SANZIONATORIA) che si sà, é quella con cui si ottengono in breve tempo i migliori risultati, la Biorci ha risposto che:
-Il comune di arenzano é una comunita troppo grande e le unita abitative sono troppo grandi ( bugia: a San Francisco  fanno l'80% di rd con il PaP e i mastelli e ci sono esempi più vicini come Parma in cui hanno addirittura tolto i bidoni e in 2 mesi si é passati dal 40 al 80% di RD, diminuendo di due terzi l'incenerimento)

- é piu dispendioso perché ci vorrebbero piu mezzi e piu personale. 
Questa é una bugia o una scusa perché:
a) il costo che si avrebbe inizialmente sarebbe compensato in breve tempo dalla minor spesa per il conferimento in discarica, dalla mancata applicazione delle penali per il mancato raggiungimento delle percentuali e dall'introito derivante dalla vendita di materiali riciclabili (che senza rd andrebbero in discarica quindi sarebbero un costo aggiuntivo)
b) ebbene si, il fatto di dover impiegare più personale, aumenterebbe l'occupazione (ma questo non é un danno, anzi!!) Sì, perché ci sono esempi e statistiche che confermano che il ciclo di gestione rifiuti basato sulla strategia "rifiuti zero" dà occupazione nel rapporto 6:1 rispetto alla discarica e 2:1 rispetto all'inceneritore.

- i mastelli non ci stanno.
Altra bugia : lo spazio occupato anche da 20-30 mastelli (in caso di grandi condomini) non é mai maggiore di quello di 5 bidoni e comunque ci sono delle rastrelliere per impilare i mastelli.