Archivio blog

venerdì 31 ottobre 2014

TARI e RACCOLTA DIFFERENZIATA

,



Nel mese di ottobre i cittadini di Arenzano sono stati tenuti a pagare tre tipi di tasse: TARI (rifiuti), TASI (servizi indivisibili) e Amter (Acqua)
Spesso molti cittadini pagano tasse e bollette senza sapere realmente come si compone la tariffa che stanno pagando.
che vediamo di anno in anno aumentare la tariffa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
In questo post parleremo della TARI: per parlare di TARI occorre parlare di rifiuti, di sistemi di raccolta e di smaltimento che vanno a determinare questa tariffa.





Riteniamo importante informare i contribuenti riguardo ai costi che vanno a determinare una tariffa e soprattutto far sapere ai cittadini che per via delle inadempienze da parte del Comune, tale tariffa è soggetta ad aumenti. Abbiamo pertanto cercato di approfondire ma anche di semplificare i concetti per renderli comprensibili a tutti.

Per legge la tariffa sui rifiuti deve essere commisurata alle QUANTITÀ e alle qualità medie dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi ed alle tipologie di attività svolte.

Vi spieghiamo in che modo ciò avviene:
La tassa sui rifiuti è composta da una quota FISSA (costo del servizio di gestione dei rifiuti, costo degli investimenti per le opere e relativi ammortamenti)
e da una quota VARIABILE che varia a seconda delle QUANTITÀ di rifiuti conferiti e all'entità dei COSTI DI GESTIONE.
In pratica la tassa deve coprire integralmente i costi di investimento, di esercizio e i COSTI DI SMALTIMENTO.

Perché è importante fare una buona raccolta differenziata?
Fermo restando che il Comune deve assicurarsi la copertura totale dei costi del servizio, attraverso la raccolta differenziata esso si vede assicurato una diminuzione di costo che dovrebbe riflettersi in una conseguente DIMINUZIONE DELLA TARIFFA.
In base a che cosa avviene questa diminuzione del costo?
a) agli introiti derivanti dal recupero di materiali raccolti in maniera DIFFERENZIATA (carta, plastica, alluminio, vetro si vendono per il riciclo)
b) al COSTO EVITATO DI SMALTIMENTO FINALE dei rifiuti raccolti in maniera differenziata nell'anno precedente;
c) all'Incremento DI PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA rispetto all'anno precedente (quindi nel 2013 avremmo dovuto pagare meno rispetto al 2012 visto che con la raccolta differenziata parziale porta a porta, Aral ha aumentato la percentuale di raccolta differenziata)

Detto ciò ne conveniamo che più noi differenziamo e meno rifiuti vanno in discarica; meno rifiuti vanno in discarica e minore dovrebbe essere la tariffa da pagare.

Spesso sottovalutiamo l'importanza di effettuare una corretta e virtuosa raccolta differenziata, ma essa è importante non solo da un punto di vista ambientale, ma anche a fronte di un alleggerimento della tariffa sui rifiuti.

Oltre alle componenti sopracitate e ad un tributo imposto dalla provincia, a ricadere sulla tassa vi è un tributo speciale dovuto all'inadempienza dei singoli Comuni.

Occorre premettere che esiste una legge nazionale che pone degli obiettivi di percentuale di raccolta differenziata del rifiuto. Essa infatti prevedeva l’obbligo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 31/12/2012.
Non raggiungendo questa percentuale, i Comuni al di sotto di essa (tra cui Arenzano) hanno continuato e continuano a pagare un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti urbani per ciascuna tonnellata di rifiuto conferito.
Questa sorta di penale ovviamente viene sostenuta da noi contribuenti che vediamo di anno in anno aumentare la tariffa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Negli ultimi anni, a fronte del rispetto della normativa europea in materia di rifiuti, molti comuni italiani hanno introdotto la raccolta "porta a porta" raggiungendo notevoli miglioramenti, con risultati generalmente superiori al 65% di rifiuti differenziati raccolti contro una media nazionale del 30% ottenuto con la raccolta tramite cassonetti stradali.

Attualmente Arenzano, pur avendo messo in atto nel 2012 un progetto pilota di raccolta differenziata porta a porta, é rimasta inchiodata ad un sistema di raccolta misto che prevede due sistemi diversi a seconda delle aree geografiche, pertanto, pur aumentando la percentuale, ha raggiunto solo il 42% di raccolta differenziata: un risultato modesto rispetto ai limiti imposti dalla legge.
Non raggiungendo questa percentuale il nostro Comune ha continuato e continua a pagare un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani per ciascuna tonnellata di rifiuto conferito e questa tassa ricade sulla TARI.

Alla luce di tutto ciò ci chiediamo perché il Comune di Arenzano non abbia accelerato ed esteso a tutto il paese il sistema di raccolta porta a porta o comunque un sistema di raccolta spinto, e abbia continuato a sostenere maggiori costi di smaltimento e minori introiti,  incorrendo nella mancata osservanza delle leggi nazionali ed europee.

Questa inosservanza ha comportato una maggiore uscita per le casse comunali gravando in maniera considerevole sulle tasche di tutti noi cittadini.
Negli ultimi anni, a fronte del rispetto della normativa europea in materia di rifiuti, molti comuni italiani hanno introdotto la raccolta "porta a porta" raggiungendo notevoli miglioramenti, con risultati generalmente superiori al 65% di rifiuti differenziati raccolti contro una media nazionale del 30% ottenuto con la raccolta tramite cassonetti stradali.
Attualmente Arenzano, pur avendo messo in atto nel 2012 un progetto pilota di raccolta differenziata porta a porta, é rimasta inchiodata ad un sistema di raccolta misto che prevede due sistemi diversi a seconda delle aree geografiche, pertanto, pur aumentando la percentuale, ha raggiunto solo il 42% di raccolta differenziata: un risultato modesto rispetto ai limiti imposti dalla legge (65%).
Non raggiungendo questa percentuale il nostro Comune ha continuato e continua a pagare un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani per ciascuna tonnellata di rifiuto conferito e questa tassa ricade sulla TARI.
Non raggiungendo questa percentuale, i Comuni al di sotto di essa (tra cui Arenzano) hanno continuato e continuano a pagare un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti urbani per ciascuna tonnellata di rifiuto conferito.
Questa sorta di penale ovviamente viene sostenuta da noi contribuenti che vediamo di anno in anno aumentare la tariffa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Negli ultimi anni, a fronte del rispetto della normativa europea in materia di rifiuti, molti comuni italiani hanno introdotto la raccolta "porta a porta" raggiungendo notevoli miglioramenti, con risultati generalmente superiori al 65% di rifiuti differenziati raccolti contro una media nazionale del 30% ottenuto con la raccolta tramite cassonetti stradali.
Attualmente Arenzano, pur avendo messo in atto nel 2012 un progetto pilota di raccolta differenziata porta a porta, é rimasta inchiodata ad un sistema di raccolta misto che prevede due sistemi diversi a seconda delle aree geografiche, pertanto, pur aumentando la percentuale, ha raggiunto solo il 42% di raccolta differenziata: un risultato modesto rispetto ai limiti imposti dalla legge (65%).
Non raggiungendo questa percentuale il nostro Comune ha continuato e continua a pagare un tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi urbani per ciascuna tonnellata di rifiuto conferito e questa tassa ricade sulla TARI.
Alla luce di tutto ciò ci chiediamo perché il Comune di Arenzano non abbia accelerato ed esteso a tutto il paese il sistema di raccolta porta a porta o comunque un sistema di raccolta spinto, in questo modo invece ha continuato a sostenere maggiori costi di smaltimento e minori introiti,   incorrendo così nella mancata osservanza delle leggi. Questo  ha comportato una maggiore uscita per le casse comunali e di conseguenza gravato in maniera considerevole sulle tasche di tutti noi cittadini.

Il Movimento Cinque Stelle, molto attento ale questioni ambientali nonchè all'equità e alla trasparenza dei tributi,  avrebbe immediatamente adottato la strategia Rifiuti Zero

Per attuare questo progetto, oltre ad una intensa campagna di sensibilizzazione e di prevenzione, occorre inserire la tariffazione puntuale, (non presunta come avviene attualmente), secondo il principio "meno rifiuto residuo=meno paghi" quale incentivo ad una migliore raccolta differenziata e ad una minore produzione del rifiuto solido urbano.

Solo un'amministrazione non attenta alle esigenze e alle tasche dei propri cittadini, può trascurare così a lungo il sistema di raccolta dei rifiuti, accollando le conseguenze della propria negligenza sempre sulle spalle dei contribuenti e a discapito dell'ambiente.