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venerdì 18 marzo 2016

IGENIO: UN SISTEMA INTELLIGENTE O UNA FREGATURA?



Il Comune di Arenzano in previsione dell'ampliamento della raccolta differenziata al centro storico, ha deciso di stipulare un contratto con l'azienda  AnconAmbiente  per il noleggio di due grandi contenitori  "itineranti", ossia due isole ecologiche mobili. Questo nuovo sistema sarà utilizzato per un anno poi eventualmente protratto.


Noi abbiamo provato a leggere qualche commento e a chiedere un parere a chi si occupa di rifiuti e  questo sistema lo utilizza già nel proprio paese, ma purtroppo il bilancio è negativo.

Da Celle Ligure Luigi commenta così: 
Quelli di Celle sono un poco scomodi da aprire e tenere aperti per conferire. A Celle lavorano da Aprile e per ora grandi problemi non ci sono. Il punto è il solito (come a Ge per AMIU) BASTA CONTENITORI! Sia intelligenti che non! Con il sistema dei contenitori non riesci a responsabilizzare i cittadini, è impossibile applicare sanzioni e i contenitori  sono spesso presi a riferimento per l'abbandono, ingombrano, puzzano, costano e se non fai i sacchetti riconoscibili con RFID, barre od altri sistemi non riuscirai a controllare cosa viene conferito e a fare una decente tariffa puntuale. ..... 

Da Pontedera  risponde Luca (collaboratore nella commissione ambiente ): 
IGENIO è costato 80.000 euro e non serve a niente.
I cassonetti non funzionano, le chiavette si smagnetizzano e poi non servono a stabilire la responsabilità' estesa del produttore (di rifiuto); sono solo cassonetti che si spostano da un posto all'altro, tanto vale rimanere con la raccolta stradale. Le chiavette servono solo per aprire il cassonetto e  non identificano l'utente, è tutto finto, perche' se non vedi CHI butta COSA, come fai ad abbinare il rifiuto con l'utente?
E' il contenitore che deve essere abbinato con l'utente NON la chiavetta.
la chiavetta e' solo una piccola calamita che serve a far scattare la serratura del cassonetto e puo' averla chiunque.
Da Vetralla leggiamo un commento di Giulio (consigliere comunale Sel):
E’ inconcepibile che in questi due anni non si sia arrivati a nulla se non a buttare via almeno diecimila euro per il sistema “a rincorsa” IGENIO, sperimentato a Tre Croci e fallito miseramente.
Da Ancona riguardo all'azienda AnconAmbiente leggiamo in un comunicato stampa di Andrea (consigliere comunale M5S):
Perché non citare l'impianto di digestione anaerobica voluto da Anconambiente nel 2008 sulla discarica del galoppatoio di Chiaravalle? Due milioni di euro buttati via per un impianto che non ha mai funzionato, come avevamo già detto nel 2010. Ora si accorgono che va tombato e portati a perdite i costi non ancora ammortizzati.Perché non citare Igenio, con un costo di 30.000 euro l'uno, che non ha portato alcun beneficio in termini di percentuali di raccolta differenziata? Che dire della società che lo produceva, che oberata dai debiti non ha più pagato le royalties ad Anconambiente, ha spostato la sede a Salerno e ceduto il ramo d'azienda produttivo ad una nuova società gemella, lasciando Anconambiente a bocca asciutta? Come mai è fallita nonostante i cittadini di Ancona con le proprie tasse abbiano fatto comprare inutilmente decine di Igenio?
Alleghiamo anche un articolo che testimonia l'esperienza fallimentare del sistema di isola itinerante a Pontedera:
«Topi e rifiuti nel quartiere. Viviamo sempre più un ghetto»

Che dire?  Aspetteremo di vedere in azione questo sistema per dare una nostra valutazione, anche se avremmo auspicato che si fossero copiati sistemi già presenti in altri territori indubbiamente più efficaci, più semplici e meno costosi. 



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