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venerdì 29 settembre 2017

LA GIUNTA VUOLE ALIENARE LA "PORTO DI ARENZANO"


In sede di razionalizzazione delle società partecipate, come disposto dal Decreto madia, il Comune di Arenzano, ha dichiarato nero su bianco di voler alienare le quote pubbliche della società "Porto di Arenzano" (prima S.p.a, ora S.r.l.).

Pur essendo stata riconosciuta dal Comune di Arenzano la natura di servizio pubblico locale (produzione di beni e servizi a fini sociali, sviluppo economico e civile delle comunità locali), la relazione tecnica relativa al piano di razionalizzazione della Porto, sulla quale si è dovuto esprimere il consiglio, configura un quadro aziendale sulla base del quale sembrano esserci i presupposti per alienare la quota del Comune del 51%. Ad una completa lettura di questo documento però salta all'occhio che, mentre nella prima parte il quadro economico è allarmante, nella seconda parte, quella relativa allo scenario futuro, emergono elementi che fanno andare nella direzione opposta.
Premesso che tutta la documentazione è stata messa a disposizione del consiglio senza permettere allo stesso di avere piena e compiuta cognizione degli atti e dei fatti sui quali ogni suo membro è stato chiamato ad esprimersi con il voto e che pertanto lo spazio decisionale è stato completamente compromesso, (motivo per cui la Giunta e gli uffici avrebbero dovuto concedere più spazio temporale alla delibera prima di approdare in consiglio per essere votata!) quello che abbiamo rilevato e che il consigliere capogruppo Sabrina Traverso ha contestato in Commissione sono soprattutto i seguenti due aspetti:
Il primo, riguarda appunto il metodo. Oltre alla violazione del termine legale della consegna dei documenti, sussiste infatti una violazione del legittimo spazio di deliberare conoscendo. Motivo principale per cui, su un oggetto di così importante rilevanza sia sociale che economica per il paese e per i lavoratori, ho espresso convintamente a nome di tutto il M5S Arenzano voto contrario, non solo alla delibera, ma anche all'immediata esecutività.
L'altro aspetto è di merito e riguarda la volontà della Giunta, espressa nella prima parte della relazione, di ALIENARE la quota maggioritaria, di proprietà del Comune, della PORTO DI ARENZANO SPA.
Non solo questa scelta appare troppo avventata, ma anche poco trasparente e assolutamente poco condivisa.
Da quanto emerge dalla seconda parte della relazione e dalle parole dell'attuale presidente, la Porto non è una società strutturalmente "malata", ma sicuramente necessita di una gestione più attenta e oculata rispetto a quella del passato. A tal proposito, ho fatto presente in Commissione che l'attuale condizione della società è dovuta proprio alla cattiva gestione.
Infatti la gestione di carattere tecnico e non "politico" che ha caratterizzato l'ultima e attuale presidenza, ha visto una diminuzione dei costi di gestione, un andamento in lento e costante miglioramento, al netto degli oneri finanziari e delle partite straordinarie, una "capacità di produrre un reddito significativo". Senza tralasciare che l'indebitamento verso le banche per i mutui è diminuito ed andrà in diminuzione in virtù del fatto che i mutui sono stati rinegoziati e che vi è la fisiologica diminuzione conseguente al puntuale pagamento delle rate.
Alla luce di quanto detto, ci chiediamo il motivo per cui il Comune ritenga opportuno procedere all'alienazione di una società che potrebbe tornare, con una buona gestione a produrre utili, fornendo servizi e tutelando i posti di lavoro che sarebbero messi in pericolo da un eventuale privatizzazione o che potrebbe esporre la stessa azienda a seri rischi economici vista la rilevante esposizione bancaria, in caso di cambio di assetto societario.
Riteniamo che fosse doveroso da parte della Giunta, e diritto del Consiglio, avere a disposizione un più ampio spazio di dibattito, possibilmente in presenza di tecnici e dell'attuale presidente, al quale, a quanto dichiarato, non è stata neppure sottoposta la relazione del piano di razionalizzazione. Altro elemento che ci fa dubitare della scelta del comune.

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