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mercoledì 17 dicembre 2014

LE ILLUSIONI DELLA VIDEO SORVEGLIANZA

Sembrerebbe che in questi ultimi tempi, a preoccupare maggiormente  i cittadini di Arenzano, non sia la crisi economica, bensì la sicurezza pubblica, cioè gli scippi e i furti. Tanto è vero che  l'amministrazione comunale ha deciso di investire un bel po' di soldi pubblici in un sistema di videosorveglianza composto  da quaranta dispositivi, 
sparpagliati tra il centro e la periferia.

Onestamente noi riteniamo che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, questi 110 mila euro siano  buttati al vento.

Infatti sappiamo benissimo che per la tutela del cittadino Arenzanese non cambierà NULLA. 
Gli scippi alla Coop,  proprio davanti alla stazione dei Carabinieri, non saranno fermati con la sola presenza di una videocamera. Riteniamo sia un altro modo per illudere i cittadini.  

Come si può pensare che telecamere senza alcun presidio real time e relativo pronto intervento, possano sortire anche solo un  effetto dissuasore?

Citiamo due esempi tra i più significativi a sostegno della nostra tesi di inutilità dei sistemi di videosorveglianza urbani:

"secondo dati riportati da Scotland Yard, nonostante la Polizia abbia a disposizione ben 60.000 telecamere nella sola capitale inglese, solo il 3% dei reati predatori di strada vengono risolti a Londra grazie all’ausilio delle telecamere. Una ricerca francese effettuata a Saint-Etienne, ancora, rileva che non più del 2% dei fatti criminosi che avvengono negli spazi pubblici vengono risolti grazie all’uso delle immagini videoregistrate"


IL GIOCO VALE LA CANDELA? 

Un dossier francese  raccoglie alcuni dati sui costi economici dei sistemi di videosorveglianza installati in due città: Saint-Etienne e Lyon. A Saint-Etienne, una città di quasi 180.000 abitanti, dal 2001 sono presenti 67 videocamere per un costo annuale di 1,3 milioni di euro considerando il costo dell'impianto, i costi di manutenzione e la retribuzione dei 28 agenti incaricati di controllare le immagini ricevute. Nel 2008 le videocamere hanno permesso di avviare 130 procedimenti giudiziari contro gli autori dei reati videoregistrati, a fronte dei 10.532 reati accertati dalla polizia nazionale. Questo significa che le videocamere sono stati efficaci nel trattare l'1-2% dei reati avvenuti sul suolo pubblico.

A Lyon, analogamente, a fronte di un costo annuale che si aggira tra i 2,7 e i 3 milioni di euro, i sistemi di videosorveglianza hanno permesso di trattare circa l'1,6% dei fatti criminosi nel 2008. Un costo esorbitante che grava sui cittadini delle città in cambio di risultati molto deboli, come recita il titolo del dossier.

Le videocamere non sono che trappole per le illusioni......


Riferimenti: Ratcliffe J. (2006), Video Surveillance of Public Places, in "Problem-Oriented Guides for Policies. Responses Guides Series",

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